Abbiamo ricevuto molte richieste riguardo agli argomenti che sono stati discussi il 27 Maggio a Roma tra i sindacati ed il gruppo TUO.
Vi riportiamo una sintesi del piano industriale presentato, così come abbiamo ricevuto quest’oggi presso i negozi DICO.
Il piano di rilancio di DICO è stato incentrato su alcuni punti salienti:
* Riqualificazione della rete di vendita
* Cambio logo DICO con un nuovo logo con lo scopo di creare un percorso unico per uniformare i logo DICO e TuoDI
* Cambio assortimento e adozione nuovi marchi
* Riduzione costi pubblicità / canoni / logistica
* Nuove aperture per un conteggio di 85 negozi entro il 2014 (40 diretti e 45 affiliati)
* Formazione dei collaboratori, maggiore coinvolgimento nelle scelte aziendali, meritocrazia
* Chiusure dei negozi in forte perdita: 32 subito e altri 33 che verranno passati in “prova” in Affitto Ramo d’Azienda per un totale di ipotetiche 65 chiusure
* Chiusure Cedi di Pomezia e Moresco
* Chiusure Sedi di Prato e Bologna
Le chiusure dei Cedi e Sedi indicate per il secondo semestre 2013.
La parte relativa alle numerose chiusure comporterà inevitabilmente la creazione di potenziali esuberi.
Sui 65 negozi sono collocate 309 persone, sul Cedi di Moresco 10 persone e sulle Sedi circa 100 persone.
Quindi la numerica delle persone coinvolte è di 419.
Di questi 419 lavoratori una parte potranno essere ricollocati (ad esempio per i negozi di Roma, della Campania, o il personale di Sede trasferito a Roma), ma nonostante questo la numerica dei reali esuberi sebbene più bassa, rimarrà ugualmente preoccupante.
E’ stata pertanto espressa da parte del gruppo TUO l’intenzione di aprire un procedura di mobilità.
Con la presente comunicazione, pur non potendo snocciolare con dovizia di particolari il piano industriale, vogliamo sottolineare che il Gruppo TUO dimostra di avere ben chiare le idee di come affrontare il mercato legato ai DISCOUNT, purtroppo il punto nevralgico è legato alla crisi occupazionale contingente, occupazione che va salvaguardata intraprendendo tutte le iniziative necessarie.
Questa la parte saliente del comunicato.
Preso atto della comunicazione ricevuta non possiamo non notare quanta pesante responsabilità ci sia in tutta questa operazione da parte delle cooperative.
Ricordiamo che da quando Gruppo TUO ha preso possesso di DICO sono tracorsi meno di 2 mesi e già si delinea un profondissimo e grave problema per i posti di lavoro.
E’ giusto, è eticamente corretto e moralmente accettabile che le Cooperative se ne lavino le mani in questo modo?
E’ davvero possibile che non debbano o possano in nessuno modo essere chiamate in causa per rispondere di tutto quello che sta accadendo?
Quanto in basso devono ancora cadere prima di sperare di vedere da parte delle Cooperative un sussulto di orgoglio o di moralità?
Rivolgiamo infine una richiesta al Gruppo TUO, che in questa fase delicata metta in campo ogni azione possibile per tutelare il maggior numero di lavoratori possibili. Che almeno loro, a differenza delle Cooperative che hanno rinnegato in ogni modo la loro natura, abbiamo quello spessore etico e morale che permetta di proteggere e tutelare il futuro di tanti dipendenti.
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